La TARI è la tassa sui rifiuti che dal 2014 sostituisce la TARES.
Chi paga: il detentore dell’immobile (proprietario, affittuario, usufruttuario, etc.). Il pagamento della Tari spetta, dunque, al proprietario residente nell’immobile, in caso di affitto all’inquilino che occupa l’immobile, in caso di comodato a colui che lo usa.
Quando si paga: le scadenze le decide il Comune, prevedendo almeno due rate a cadenza semestrale con possibilità di pagare tutto entro il 16/6. L’acconto dovrebbe in genere esser scaduto tra fine Maggio e Giugno, calcolato probabilmente in base a quanto pagato nel 2015. Alcuni Comuni, con lo stesso criterio, potrebbero aver previsto anche un secondo acconto.
Il saldo potrebbe scadere in Dicembre, calcolato a conguaglio con le tariffe deliberate per il 2016.
Come si paga: nella maggioranza dei casi il Comune invia bollettini postali precompilati a casa, ma potrebbero anche essere utilizzabili altri mezzi di pagamento (modello F24, pagamenti telematici, etc.).
Il rimborso
Qualora il contribuente riscontri un errato computo della parte variabile della tassa sui rifiuti effettuato dal Comune o dal soggetto gestore del servizio può chiedere il rimborso del relativo importo in ordine alle annualità a partire dal 2014, anno in cui la Tari è entrata in vigore.
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