I vantaggi della locazione a Canone Concordato

Oltre la questione TEMPO, la locazione a canone concordato può essere una buona opzione per risparmiare, sia per il locatore che per il conduttore.

Trattandosi di un contratto di locazione a prezzi convenzionati rappresenta un vantaggio sia per l’inquilino che potrà pagare un affitto più basso, sia per il locatore che, dovendo pagare le tasse sulla locazione percepita, potrà beneficiare di una cedolare secca più bassa, pari al cioè al 10% (approvato in modo definitivo con Legge di Stabilità 2018)

Il contratto di locazione a canone concordato deve avere una durata non inferiore a tre anni, tacitamente rinnovabili per altri due anni.
Dal canone concordato non sono escluse le locazioni brevi che vanno cioè da 1 a 18 mesi. SONO invece esclusi glia affitti BREVI, quelli sotto i 30 giorni.

Gli importi massimi e minimi dei canoni stabiliti per il contratto concordato sono determinati a livello locale dalla contrattazione tra le associazioni dei proprietari e i sindacati degli inquilini e si basano sulle caratteristiche dell’immobile, sulla zona dove si trova e sul numero degli occupanti.

La locazione a canone concordato NON sempre è più bassa rispetto a quella determinata dai prezzi di mercato, pero di solito si, ma se andiamo a calcolare il risparmio fiscale, è notevolmente più conveniente in determinate situazioni.

Le agevolazioni fiscali per il proprietario

  • Riduzione IMU
  • Cedolare secca: aliquota  ridotta al 10%  per i contratti di locazione a canone concordato relativi ad abitazioni ubicate nel Comune di Milano.
  • Riduzione del 25% dell’Imu e della Tasi per i fabbricati concessi in locazione a canone concordato. I commi 53 e 54 dell’articolo 1 della legge 208/2015 hanno previsto che, dal 2016, per gli immobili locati a canone concordato (definiti dalla legge 431 del 1998), i due tributi si determineranno applicando l’aliquota stabilita dal Comune nella misura ridotta al 75% per cento.

Agevolazioni fiscali per l’inquilino con reddito basso

Gli inquilini a basso reddito possono usufruire di detrazioni fiscali sulla dichiarazione dei redditi di:

  •  495,80 euro, se il reddito complessivo non supera 15.493,71 euro
  • 247,90 euro, se il reddito complessivo è superiore a 15.493,71 euro ma non a 30.987,41 euro.
  • Se il reddito complessivo è superiore a quest’ultimo importo, non spetta alcuna detrazione.

Agevolazioni fiscali per l’inquilino in TRASFERIMENTO PER MOTIVI DI LAVORO

A favore del lavoratore dipendente che ha trasferito la propria residenza nel comune di lavoro o in un comune limitrofo e ha stipulato un contratto di locazione, è prevista una detrazione di: 

  • 991,60 euro, se il reddito complessivo non supera i 15.493,71 euro
  • 495,80 euro, se il reddito complessivo supera i 15.493,71 euro ma non i 30.987,41 euro
  • La detrazione spetta a condizione che:
    • il nuovo comune si trovi ad almeno 100 chilometri di distanza dal precedente e comunque al di fuori della propria regione
    • la residenza nel nuovo comune sia stata trasferita da non più di tre anni dalla richiesta della detrazione.

Queste detrazioni spettano solo per i primi tre anni di trasferimento della residenza.

Agevolazioni fiscali per l’inquilino che studia all’università FUORI SEDE

  • Anche il contratto di locazione stipulato dagli studenti iscritti ad un corso di laurea presso una università ubicata in un Comune diverso da quello di residenza permette di fruire di un’agevolazione fiscale. In particolare, la detrazione spetta nella misura del 19%, calcolabile su un importo non superiore a 2.633 euro.
  • Gli immobili oggetto di locazione devono essere situati nello stesso comune in cui ha sede l’università o in comuni limitrofi, distanti almeno 100 Km da quello di residenza e, comunque, devono trovarsi in una diversa provincia.

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Tipologie contrattuali

CONTRATTO LIBERO 
Perché si chiama Libero? Cosa comporta? Ci sono limiti? Costi? la disdetta?

allora, cominciamo dalla parola libero… andiamo a vedere le caratteristiche ed i limiti della ‘libertà’…

Il termine “libero” si riferisce semplicemente alla cifra richiesta, il proprietario puo chiedere quello che vuole per la locazione del suo immobile e sarà l’offerta a decidere se quella cifra è giusta o meno, questo è soggetto alle regole della domanda e dell’offerta: il prezzo dipenderà dalla posizione, dalla superficie della casa, dalle dotazioni eventualmente presenti e soprattutto dalla domanda per quel tipo di sistemazione. 
Questo è il contratto di locazione più utilizzato ed è da stipularsi in forma scritta, di durata minima inderogabile di 4 anni dopo i quali è previsto il tacito rinnovo per altri quattro se il proprietario non invia la comunicazione di fine contratto; lo stesso tacito rinnovo è previsto alle stesse condizioni anche dopo l’ottavo anno di contratto. Le condizioni per le quali il locatore può rescindere il contratto sono:

  • quando questo intende riprendere il possesso dell’immobile per se o parenti entro il secondo grado;
  • quando il locatore intenda destinare l’immobile all’esercizio delle attività dirette a perseguire le predette finalità ed offra al conduttore altro immobile idoneo e di cui il locatore abbia la piena disponibilità;
  • quando il conduttore abbia la piena disponibilità di un alloggio libero ed idoneo nello stesso comune; 
  • quando l’immobile si trovi in uno stabile del quale è prevista l’integrale ristrutturazione;
  • quando il locatore intenda vendere l’immobile a terzi e non abbia la proprietà di altri immobili ad uso abitativo oltre a quello eventualmente adibito a propria abitazione. In tal caso al conduttore è riconosciuto il diritto di prelazione

La comunicazione di fine contratto va mandata tramite lettera raccomandata in cui si notifica la disdetta e si specificano le cause per cui si vuole rientrare in possesso dell’immobile, e deve essere spedita con almeno sei mesi di anticipo rispetto alla scadenza del contratto. Lo stesso tempo per il conduttore, ma se le parti sono d’accordo questo tempo si può abbassare. In città come Milano ormai non si va oltre i 3 mesi di disdetta. Anche per questo sono richiesti i ‘gravi motivi’  che possono essere: l’acquisto di un immobile, il cambio di lavoro, ecc.

CANONE CONCORDATO

In alternativa al contratto “libero” le parti possono stipulare il contratto secondo il modello “convenzionato” (3+2) di cui all’art. 2 comma 3.
Il contratto a canone concordato dura minimo 3 anni, dopo i quali è previsto il tacito rinnovo per altri 2. Le modalità di disdetta sono uguali a quelle del contratto a canone libero.

Il contratto a canone concordato è un tipo di contratto che fa riferimento agli Accordi Territoriali (su base regionale) tra le organizzazioni “di rappresentanza sindacale” della proprietà edilizia e dei conduttori. Questi accordi hanno lo scopo di stabilire dei prezzi d’affitto “ufficiali”: i criteri per identificarli si basano principalmente su tre elementi:

  • posizione dell’appartamento nel comune di riferimento
  • caratteristiche dell’edificio
  • superficie dell’appartamento

LA definizione del prezzo non è l’unico limite, ma anche lo schema contrattuale deve essere quello definito in sede di concertazione collettiva nazionale e locale. 
A fare da contrappeso a questa ridotta autonomia delle parti, è stata prevista, a beneficio del locatore, una minor durata contrattuale (3+2 anziché 4+4) ed alcuni benefici fiscali; mentre per il conduttore, è stata prevista una ridotta misura del canone rispetto a quello della libera contrattazione e la possibilità di godere di pattuizioni sostanziali che nel contratto “libero” non sono richieste come obbligatorie.

Quali sono i vantaggi?

  1. la sua durata, più breve rispetto al canone libero, conviene ai proprietari che vogliono rientrare in possesso di casa loro in tempi più stretti.
  2. Trovare inquilini è più facile, perché il canone concordato è più basso rispetto al canone libero. 
  3. Fiscale per i proprietari: la base imponibile è ridotta del 30% nel caso di tassazione tradizionale, mentre l’aliquota da pagare in caso di cedolare secca è del 10% anziché del 21%. Anche l’imposta di registro è più bassa, e si calcola sul 70% del canone annuale anziché il totale.

CONCORDATO TRANSITORIO

La legge 431/1998, soprattutto al fine di evitare la frequente simulazione dell’uso transitorio, ha introdotto, con l’art. 5, una tipologia contrattuale autonoma, a sua volta suddivisa in due sotto-categorie: esigenze transitorie ordinarie ed esigenze abitative di studenti universitari. La categoria delle locazioni transitorie ordinarie (art. 5) deve rispondere, ora, a determinati requisiti formali inderogabili – come, per esempio, l’utilizzazione dei contratti-tipo stabiliti negli accordi locali quale condizione essenziale per la deroga alla normativa ordinaria, a pena di nullità o addirittura di inesistenza.

L’elencazione delle esigenze transitorie contenuta negli accordi territoriali non  è  da  ritenersi tassativa, poiché ciò che rileva è la specificazione della concreta esigenza nel singolo contratto locativo. I contratti di locazione di natura transitoria hanno durata minimo 1 mese e non superiore a 18 mesi. Tali contratti sono stipulati per soddisfare particolari esigenze dei proprietari o dei conduttori, quali mobilità lavorativa, studio, apprendistato e formazione professionale, aggiornamento e ricerca di soluzioni occupazionali. I contratti di natura transitoria devono contenere una specifica dichiarazione che individui l’esigenza di transitorietà del locatore o del conduttore; devono poi essere stipulati esclusivamente utilizzando il tipo di contratto in Allegato B, contenuto nel D.M. 16 gennaio 2017.

IL CONTRATTO CON LO STUDENTE UNIVERSITARIO

Se il conduttore è uno studente universitario la legge 431/98 prevede la possibilità di stipulare il contratto appositamente appositamente previsto dall’art. 5.
Anche in questa ipotesi le parti sono costrette ad aderire allo schema contrattuale predisposto in sede di negoziazione collettiva nazionale e locale non solo dalle organizzazioni della proprietà e dei conduttori ma anche dalle “aziende per il diritto allo studio, le associazioni degli studenti, nonché cooperative e gli enti non lucrativi operanti nel settore”.
I vantaggi per locatore e conduttore saranno quelli già evidenziati per le locazioni transitorie oltre a vantaggi di natura fiscale.
la durata del contratto va da 6 mesi a 3 anni. Si possono stipulare tali contratti solo se il conduttore è iscritto ad un corso di laurea in un Comune diverso da quello della propria residenza.
IMPORTANTE SAPERE che Il corrispettivo della locazione può essere liberamente determinato dalle parti (canone libero), fino all’importo massimo determinato secondo gli accordi territoriali . I contratti di locazione per studenti universitari devono essere stipulati esclusivamente utilizzando il tipo di contratto in Allegato C del D.M. 16 gennaio 2017, nonché in base all’accordo locale sottoscritto, valido nel comune in cui si trova l’immobile.

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Come si registra un contratto di locazione all’Agenzia delle Entrate?

Il contratto di locazione e di affitto va registrato all’Agenzia delle entrate obbligatoriamente entro 30 giorni dalla stipula del contratto concordato tra affittuario e proprietario e può essere registrato presso l’Agenzia delle Entrate, mediante:

Registrazione contratto locazione online: modalità di registrazione facoltativa per tutti i contribuenti, purché abilitati ai servizi telematici ad eccezione in quanto obbligatoria per i possessori di oltre 100 immobili. I contribuenti per la registrazione contratto di locazione e affitto immobili, devono utilizzare il nuovo modello Rli.

Tale modello, è infatti obbligatorio e può essere usato non solo per la prima registrazione contratto di locazione ma anche per proroghe, cessioni e risoluzioni, adesione o revoca cedolare secca eventuali denunce di affitto in nero o canoni più alti rispetto all’importo pattuito. Per i contribuenti non obbligati alla registrazione del contratto per via telematica, è prevista la possibilità di presentare il modello presso gli uffici dell’Agenzia delle Entrate che provvederanno all’invio online.

Registrazione contratto locazione e affitto in modalità cartacea: è necessario recarsi presso uno degli uffici di competenza territoriale dell’Agenzia delle Entrate, per compilare il nuovo modello Rli.

Registrazione contratto di locazione tramite intermediario: affidando l’incarico di registrare il contratto dando mandato a professionisti, associazioni di categoria, Caf, ecc. o un delegato.

Registrazione del contratto di affitto online, Per i contribuenti, affittuari e/o proprietari, che scelgono la modalità telematica per la Registrazione contratti locazione e di affitto online presso l’Agenzia delle Entrate, devono utilizzare necessariamente il modello RLI 2018.

Per effettuare la registrazione contratti locazione 2018 online l’Agenzia delle Entrate ha predisposto il nuovo software di compilazione modello RLI che consente sia la registrazione contratto locazione RLI cedolare secca e APE che il pagamento delle imposte di registro, imposta di bollo, tributi e compensi mediante il modello f24 elide.

Registrazione tramite intermediario o delegato:

L’affittuario o il proprietario possono scegliere di rivolgersi ad un intermediario per la registrazione del contratto di affitto e di locazione di un immobile.

L’intermediario è riconosciuto nelle forme di soggetti quali professionisti, associazioni di categoria, Caf, commercialisti che hanno l’obbligo di rilasciare, nel momento in cui assume l’incarico:

  • Dichiarazione, datata e sottoscritta, con cui si impegna a provvedere alla registrazione e all’esecuzione dei pagamenti telematici delle imposte relative ai canoni per le annualità successive, alle proroghe, anche tacite, alle cessioni, alle risoluzioni.
  • 2 copie della ricevuta di avvenuta registrazione o dell’esecuzione dei pagamenti delle imposte relative ai canoni per le annualità successive, delle proroghe, anche tacite, delle cessioni, delle risoluzioni (una è destinata all’altra parte contraente che non ha richiesto la registrazione).
  • 1 copia della ricevuta di pagamento delle imposte dovute.
  • Un altro modo per registrare un contratto di locazione è incaricare un soggetto delegato con adeguata capacità tecnica, economica, finanziaria e organizzativa.
  • Il contribuente è tenuto a trasmettere una richiesta di delega al competente ufficio dell’Agenzia delle Entrate identificandosi attraverso appositi codici (presenti sul modulo per la richiesta di abilitazione al servizio Entratel).

In particolare, il delegante deve compilare il quadro “T” del modulo, indicando i dati relativi al destinatario della delega (codice fiscale, cognome e nome per le persone fisiche, denominazione o ragione sociale se si tratta di persona giuridica). 

Riepilogo:

Costo registrazione contratto locazione Imposta ordinaria Cedolare secca
imposta di registro:
  • Fabbricati a uso abitativo: 2% del canone annuo moltiplicato per il numero delle annualità;
  • Fabbricati strumentali per natura: 1% del canone annuo, se la locazione è effettuata da soggetti passivi Iva e 2% del canone, negli altri casi;
  • Fondi rustici 0,50% del corrispettivo annuo moltiplicato per il numero delle annualità;
  • Altri immobili: 2% del corrispettivo annuo moltiplicato per il numero delle annualità.
 non si paga
 Imposta di bollo  16 euro ogni 100 fogli di contratto  non si paga
 Imposta sostitutiva  non si paga
  • canone libero: 21% del canone annuo stabilito dalle parti.
  • canone concordato: 10% fino al 2017, 15% dal 2018. 

fonte: guida fisco

 

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La locazione

La locazione è il contratto col quale una parte si obbliga a far godere all’altra una cosa mobile o immobile, per un dato tempo, verso un determinato corrispettivo (art. 1571 c.c.)

La disciplina delle locazioni di immobili è contenuta in un intreccio di norme:

1. Legge 431/1998 (locazioni abitative)
2. Legge 392/1978 (rimasta in vigore quale disciplina “speciale” per le locazioni ad uso diverso da quello di abitazione; tuttavia alcune disposizione si applicano ancora alle locazione abitative).
3. Codice civile

 In questo momento andiamo a parlare dei diversi tipi di contratto d’affitto residenziale:

Quando parliamo di “affitto” ci riferiamo in genere all’affitto a lungo termine, ossia quello che prevede l’ingresso di un inquilino in cerca di una casa più o meno definitiva. Tutti i contratti di locazione hanno una scadenza, in molti casi l’affitto a lungo termine è infatti una scelta di chi per vari motivi non può o non vuole acquistare casa, e quindi ha bisogno di trovarne una da utilizzare come abitazione al miglior rapporto qualità/prezzo possibile.

Se la casa viene data vuota il canone ha una cifra, ma se nell’appartamento sono già presenti mobili e attrezzature come l’aria condizionata, che ne fanno salire il valore, il canone potrà essere leggermente più alto e la negoziazione tra proprietario e inquilino ha in genere pochi margini.

I contratti di locazione sono disciplinati dalla legge 431/1998 sono, dunque, tutti quelli relativi ad immobili adibiti, dal conduttore, ad uso di abitazione anche non abituale. Le legge 431/98 non si applica alle locazione relative agli immobili vincolati, agli immobili di pregio e agli immobili di edilizia residenziale pubblica; sono escluse inoltre le locazioni di immobili per finalità turistiche e di immobili destinati a soddisfare esigenze transitorie dell’ente locale.
La legge in esame delinea 4 modelli contrattuali:

a) Il contratto c.d. “libero” (4+4)
b) Il contratto convenzionato (3+2)
c) Il contratto di natura transitoria (1-18 mesi)
d) Il contratto con lo studente universitario (3-36 mesi)

ne parleremo delle diverse tipologia nei prossimi giorni… seguici per sapere di più…

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La “piazza” è sempre più dinamica

Secondo i dati Agenzia delle Entrate elaborati da diverse realtà del settore, il trend del mercato immobiliare in Italia è in crescita ma non più a 2 cifre come nel 2016 (+18,6%) ma rimane comunque dinamico con una crescita del +4,9%. Quello che ad oggi è rilevante sono le tempistiche di vendite che si sono abassate dei canonici 6 mesi del 2014 ai 4,7 mesi nel 2017, portando a una domanda in crescita e un’offerta che inizia a diminuire, determinando dunque il rialzo dei prezzi.

I valori immobiliari di Milano registrano un aumento del 2,5% nel 2017, anche se non distribuito ugualmente nella città.

Variazione %prezzi macroaree II sem2017 su I sem2017

“CENTRO: PREZZI STABILI E DOMANDA DIVERSIFICATA

Sono sostanzialmente stabili i prezzi nel centro della città. Nel quartiere di Porta Romana-Crocetta si registra un lieve aumento di acquisti per investimento, in particolare di bilocali da 250-300 mila €. Per questa finalità piace soprattutto la zona di via Orti e limitrofe dove se ne trovano all’interno
di stabili di ringhiera “Vecchia Milano” ed acquistabili, in buono stato, a prezzi medi di 4000-5000 € al mq. Valori simili anche per gli immobili situati in via della Commenda. 

BOVISA-SEMPIONE: RIALZO DEI VALORI TRAINATO COMASINA, FARINI E ISOLA

La macroarea che segnala l’aumento dei prezzi più importante è quella di Bovisa-Sempione (+4%) grazie al trend di diverse zone, tra cui Bovisasca, Comasina, Maciachini ed Isola.
Prezzi in rialzo nei quartieri di Comasina e Bovisasca. Il rialzo più marcato dei valori immobiliari nel quartiere Comasina è dovuto alla presenza di prezzi molto contenuti che stanno attirando l’attenzione sia di acquirenti di prima casa e sia di investitori (con budget inferiori a 100 mila €). In zona infatti si registra una buona domanda di immobili in affitto alimentata da coloro che non riescono ad acquistare, da lavoratori fuori sede attratti dai collegamenti (due fermate di metropolitana e la stazione del passante ferroviario). La Comasina offre prevalentemente edilizia popolare ed i valori immobiliari si aggirano intorno a 1200-1300 € al mq.

LODI-CORSICA: QUOTAZIONI E RICHIESTE IN RISALITA

 In aumento del 3,5% i valori nella macroarea di Lodi-Corsica: tra i quartieri con valori in aumento si segnalano Montenero, Umbria-Martini e Corvetto-Grigioni-Brenta. Viale Montenero è apprezzato sia da investitori e sia da acquirenti di prima casa che cercano piccoli tagli. Piace perché fuori
dall’area “C”, perché è ricca di locali e per questo attira giovani acquirenti. I valori in questa zona sono in aumento grazie alla presenza di investitori e di acquirenti di prima casa. I primi acquistano prevalentemente monolocali e bilocali tagli di cui c’è una discreta offerta in zona. Tra gli investitori si contano anche genitori di studenti della Bocconi. Ci sono anche acquirenti di prima
casa spesso orientati su tagli più grandi. Le zone più richieste sono viale Montenero, via Carlo Botta e piazzale Libia. Viale Montenero è in cima alle preferenze degli investitori e di coloro che cercano una casa “Vecchia Milano”. Le quotazioni sono di 5000-5500 € al mq per le soluzioni ristrutturate e di 3300-3600 € al mq per quelle da ristrutturare. 

NAVIGLI-FAMAGOSTA: INVESTITORI A CACCIA DI PICCOLI TAGLI GRAZIE A
“SYMBIOSIS” E “FONDAZIONE PRADA”

+2,8% l’incremento dei valori immobiliari nella macroarea di Navigli-Famagosta. Mercato immobiliare dinamico nell’area che si sviluppa intorno alle vie Villoresi, Carlo D’Adda, Lombardini, Carlo Torre. Ci troviamo, infatti, a ridosso dei Navigli e poco lontano dalle fermate della metropolitana di “Porta Genova” e “Romolo”. Ad acquistare sono spesso persone che già vivono nel quartiere e ne apprezzano i servizi e la tranquillità. Si acquistano soprattutto bilocali di cui c’è abbastanza offerta in seguito a numerosi frazionamenti avvenuti negli anni passati. L’offerta immobiliare è eterogenea e spazia da soluzioni all’interno di immobili d’epoca del XIX e XX secolo ad appartamenti in condomini degli anni ’60-’70. I primi, in buono stato, si valutano mediamente 4000-4300 € al mq mentre i secondi possono essere valutati intorno a 3800-4000 € al mq.

VERCELLI-LORENTEGGIO: VINCONO GLI ACQUISTI PER USO INVESTIMENTO

La macroarea di Vercelli-Lorenteggio segnala un aumento dei valori del 2% grazie anche al mercato decisamente dinamico della zona di Porta Genova, viale Coni Zugna, via Solari, via Savona  e via Tortona dove i prezzi sono in leggero rialzo. Forte la componente di domanda ad usoinvestimento, alimentata da coloro che acquistano per mettere a reddito o da genitori che
comprano per i figli studenti. Hanno un budget inferiore a 300 mila €. Su viale Papiniano, corso Genova e viale Coni Zugna le quotazioni di un buon usato oscillano intorno a 4500-5000 € al mq. Si sale a 5200-5500 € al mq per gli immobili posizionati in corso Genova e nelle sue traverse. Su via Savona e su via Tortona, apprezzate soprattutto da un target più giovane, i valori di una soluzione ristrutturata arrivano a 5000 € al mq. Su viale Papiniano e in via Solari sono presenti dei cantieri di nuova costruzione i cui valori si aggirano intorno a 6000-7000 € al mq.”

CITTA’ STUDI-INDIPENDENZA: LE NUOVE COSTRUZIONI VIVACIZZANO IL MERCATO

“La macroarea di Città Studi-Indipendenza registra un rialzo delle quotazioni dell’1,8%, in seguito al trend dei valori della zona di corso XXII Marzo-Dateo. Su corso XXII Marzo prevalgono per lo più  gli acquisti di prima casa. Parliamo di una zona con un’offerta qualitativa medio alta dove si concentrano anche immobili di particolare prestigio (via Marcona, via Hajech, via Piolti de’ Bianchi)
dei primi anni del 1900 valutati, se ristrutturati, fino a 6000 € al mq. Su corso XXII Marzo una soluzione in buono stato si vende intorno a 4000 € al mq. Quotate 7000 € al mq le soluzioni signorili in buono stato che si affacciano su piazza Grandi. La zona è stata interessata da interventi nuovi tra cui l’ex area di Porta Vittoria che, sbloccato, porterà sul mercato numerosi immobili. Inzona sono presenti altri interventi di nuova costruzione in via Cena e via Poma a prezzi medi di 7000 € al mq. I valori scendono a 3500- 4000 € al mq nella zona compresa tra viale Piceno e corso XXII Marzo a causa del maggiore traffico presente. Si registra un aumento di interesse da parte degli investitori grazie anche alla futura fermata della metropolitana che sorgerà in piazzale Susa.”

STAZIONE CENTRALE-GIOIA-FULVIO TESTI: MOLTI INTERVENTI DI RECUPERO

“Un’altra macroarea interessante per i lavori in corso e che è quella di Stazione Centrale-Gioia Fulvio Testi (+1,4% nella seconda parte del 2017) grazie sia all’andamento del quartiere di Buenos Aires-Venezia sia dell’area di Fabio Filzi dove si indirizzano sia investitori sia acquirenti di prima casa. Agli investitori piace la vicinanza alla Stazione Centrale. Non mancano operazioni di frazionamento su tagli molto ampi al fine di ricavare poi piccoli tagli. In via Fabio Filzi gli stabili vanno dai primi anni del 1900 fino agli anni ’60 e, in buono stato, hanno quotazioni medie di 4000-4500 € al mq che salgono a 5000 € al mq per le abitazioni più signorili che sorgono nelle strade di congiunzione tra via Filzi e via Vittor Pisani. I valori scendono a 3000 € al mq per le soluzioni posizionate oltre via Galvani.”

FIERA-SAN SIRO: COMPRAVENDITE TARGATE PRIMA CASA E EFFETTO CITY LIFE

“La macroarea Fiera-San Siro registra un aumento delle quotazioni dello 0,7%. Nella zona di FieraMonterosa il mercato è dinamico e si segnalano prevalentemente acquisti di prima casa. L’offerta inizia a contrarsi, si riesce a trattare meno il prezzo e i tempi di vendita sono diminuiti. Iniziano ad
arrivare le prime richieste da parte di coloro che lavoreranno presso le sedi di “Allianz” e “Generali” a City Life e che si aggiungono a coloro che lavorano già presso le aziende vicine. Il completamento di “City Life” con l’apertura dello Shopping District ha mutato la percezione della zona a residenti e non, e ha indirizzato l’attenzione dei potenziali acquirenti verso vie limitrofe come via Albani, piazzale Arduino, viale Berengario. Le quotazioni più elevate si raggiungono per le abitazioni presenti in via Monterosa e strade limitrofe e via Dominichino dove si concentrano prevalentemente immobili più signorili costruiti tra gli anni ’60 e gli anni ’70. Le quotazioni si aggirano intorno 4000-5000€ al mq.”

Fonte: Ufficio Studi Gruppo Tecnocasa  e potete leggere l’articolo completo – https://news.tecnocasagroup.it/wp-content/uploads/sites/2/2018/03/MILANO.-Mercato-immobiliare-IIsem17-Gruppo-Tecnocasa.pdf 

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Trilocale MM Wagner

MM1 Buonarroti, MM1 Wagner, MM1 De Angeli, in Via Sanzio, in condominio Vecchia Milano, proponiamo in locazione appartamento sito al 3º piano con ascensore, composto da zona giorno con ampia cucina a vista, camera con letto singolo a scomparsa ed armadiatura a muro.
Una scala a chiocchiola ci porta alla camera matrimoniali mansardata.
Completano la soluzione i doppi servizi, aria condizionata, infissi con doppio vetro, riscaldamento autonomo.
Libero da fine marzo.

 

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Via Segantini

Via Segantini, in condominio di recente construzione, proponiamo ampio trilocale di 100 mq su 2 llivelli composto da: ingresso, camera matrimoniale con servizi e zona lavanderia, soggiorno con cucina a vista e al piano interrato la 2 camera o zona studio con bagno e cabina armadio con ingresso indipendente.
L’appartamento è totalmente arredato ed è libero subito. Il riscaldamento è centralizzato cosi come l’acqua calda ed il sistema di raffredamento. La richiesta è di 1600 oltre spese condominiali pe run totale di 300€ mensili.
Per maggiori informazioni chiamare i numeri 3926393239 o 3711461477.

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Piazzale Susa, Trilocale ristrutturato

In zona Città studi – V.le Romagna – P.le Susa, commercialmente molto attiva e ben servita dai mezzi di superficie (tram 5, 19, 33 ed autobus 54, 90, 91) ed a 10 minuti a piedi dalla MM2 fermata Piola, adiacente una scuola materna ed una primaria, proponiamo ampio trilocale in contesto signorile con parco giochi per bambini ed ampi spazi condominiali. L’appartamento si trova al secondo piano di un condominio con doppio ascensore e servizio di portineria per mezza giornata, sabato incluso ed è così composto: ampio ingresso con armadio, zona giorno con salone doppio, cucina a vista, esposizione angolare con ampio balcone. Zona notte con camera singola, bagno con doccia e zona lavanderia, camera matrimoniale con bagno privato finestrato. La richiesta è di €1.750,00 oltre spese, comprensive di riscaldamento ed acqua per un totale di €250,00. Libero subito.

 

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Trilocale Porta Genova

Nel cuore dei Navigli, a pochi passi dalla MM2 P. ta Genova e 10 minuti da P. zza Duomo, proponiamo signorile trilocale. In stabile d’epoca con cortile interno sul quale affaccia l’appartamento totalmente isolato dai rumori della strada, affittiamo luminosissimo trilocale composto per la zona giorno da un ampio salone con cucina a vista, mentre per la zona notte troviamo una grande camera da letto ed una cameretta più 2 bagni finestrati con doccia e vasca bagno. Completa l’immobile, la possibilità di avere il box. L’appartamento è libero subito.

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Via dei Biancospini

Piazza Frattini, Via dei Biancospini, in zona commercialmente molto attiva, con supermercato, farmacia e vicino al tram 14 o ai mezzi di superfici su Via Lorenteggio, proponiamo in locazione appartamento sito al 3 piano di circa 55 mq con ingresso, soggiorno con cucina a vista, camera matrimoniale e bagno. Completa la soluzione una zona lavanderia e un balcone con esposizione  sull’interno del condominio. la richiesta è di 600€ oltre spese condominiali di circa 200€. libero dal 1 febbraio.

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